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“L’arte dell’avvenire sarà potentemente pubblicitaria”. La predizione è l’incipit del “Manifesto Futurista della Pubblicità” pubblicato da Fortunato Depero nel 1931.
E Arte, Pubblicità e Futurismo sono i fili conduttori che legano tra loro le opere esposte nella mostra collaterale che si potrà visitare gratuitamente nell’ambito di “Roma Antiquaria”, manifestazione organizzata da Fiera Roma e DG Eventi, dedicata all’Antiquariato, che si svolgerà alla Fiera di Roma dal 23 novembre al 1 dicembre.
Una rassegna, quella curata da Umberto Brusasca, molto interessante e ricca (circa 40 le opere esposte, tra dipinti ad olio, tempere, chine acquerellate e bozzetti a matita per le pubblicità), dedicata a Fortunato Depero, genio creativo del movimento futurista italiano e considerato giustamente l’antesignano della pop-art e perfino della pubblicità “moderna”, tesa a catturare con ogni mezzo l’attenzione del pubblico.
La mostra ripercorre i periodi della vita di Depero (un susseguirsi di “cambi di rotta” che corrispondono ad altrettanti mutamenti di direzione in senso artistico), utilizzando due chiavi di lettura sinottiche: le scelte artistiche ed i percorsi “geografici”, legati a luoghi fisici e città. Si parte dagli inizi, da Roma e Capri, per finire sulle Dolomiti dopo esser passati da Milano e Torino, e soprattutto New York. Senza dimenticare la Sicilia e Messina, capitolo importante per i rapporti intrattenuti con i futuristi locali, a loro volta in strettissimi rapporti con Marinetti e gli altri. Dipinti raffiguranti ballerine geometriche ed automi simili a marionette, colorate tempere e chine (quasi sempre “progetti” per altri quadri) e divertenti bozzetti per la realizzazione dei manifesti pubblicitari, prodotti per Campari, San Pellegrino, la UNICA di Torino e tanti altri.
Tutte le opere esposte sono certificate e garantite autentiche in quanto tutte archiviate dall’Archivio Unico delle Opere Futuriste di Depero, diretto con grande passione dal prof. Maurizio Scudiero.